Sicurezza: prevenzione danni da rumore nei luoghi di lavoro – Intervista a Luca Genghini (2B Resine).

Una delle aree riguardanti la sicurezza, generalmente meno curate nella maggior parte dei contesti lavorativi, è la prevenzione dei danni da rumore. Laddove la norma viene osservata è soprattutto in ambito industriale, ma già in quello edile le aziende che non si organizzano e strutturano per proteggere adeguatamente i propri dipendenti dai danni provocati dal rumore, sono la maggioranza.

Luca Genghini - 2 B ResineQuesto, in sintesi, è ciò che emerge dall’intervista a Luca Genghini, Direttore Marketing e contitolare, insieme a Sergio Lucchini, della 2B Resine, azienda lombarda (con stabilimento nel bresciano), che opera nel settore dell’insonorizzazione acustica civile ed industriale.

Con uno staff composto da 1 manager/tecnico  in acustica, 1 architetto/designer specializzato in insonorizzazione e 10 operai specializzati, l’azienda serve sia il comparto industriale che quello civile, in Italia ed all’estero. La competitività dei prodotti è data da continue ricerche ed investimenti nella produzione di soluzioni anti-rumore che posseggano tutti i requisiti richiesti dal mercato più esigente.

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D: La 2B Resine come risponde alle richieste del mercato, in termini di prevenzione dei danni da rumore?

R: Rispondiamo soprattutto aiutiando le aziende a farsi le domande giuste, in termini di sicurezza. Troppe infatti sono le realtà imprenditoriali italiane che non osservano quanto dovrebbero la normativa che riguarda questa parte della sicurezza. Eppure i danni da rumore forte e/o continuo, sono molti e comportano gravi danni alla salute dei lavoratori, se non presi in seria considerazione.
La conoscenza della materia è, prima ancora dei materiali, ciò che trasferiamo al cliente quando ci rendiamo conto, attraverso le informazioni ed i sopralluoghi sul posto, di eventuali locali, strutture o comportamenti a rischio, sempre riguardanti la nostra specifica competenza, che si avvale anche della collaborazione di certificatori autorizzati.

D: Da cosa dipende, secondo la vostra casistica, questa scarsa osservanza della norma e della qualità del lavoro dei dipendenti?

R: Dal fatto che molte imprese ritengono, gli investimenti in sicurezza dei meri costi, che non generano ritorno. L’errore di fondo è questo. Prevenire è, o dovrebbe essere, la politica di ogni bravo imprenditore, che tiene alle sue risorse, quelle umane e quelle strutturali.
I nostri stessi prodotti sono ignifughi ed eco-sostenibili poiché provenienti da riciclo, dunque la tutela di sicurezza e salute, fa parte anche della linea etica e produttiva che abbiamo deciso di seguire.

D: Ma investire in sicurezza, ha davvero un costo insostenibile per molte imprese?

R: Costa meno di quanto molti credano. Oltre tutto se lo raffrontiamo all’investimento già fatto in azienda, che con le normative sulla Sicurezza non facciamo altro che tutelare; la sicurezza poi è anche una garanzia di serietà e qualità. Condizioni indispensabili per essere competitivi, soprattutto quando si opera con una agguerrita concorrenza italiana ed internazionale.

Inoltre, gli investimenti in isolamento (acustico, ma anche termico, grazie alle proprietà dei pannelli e dei materiali che usiamo), godono di incentivi non trascurabili. Ciò vale per l’industria ma anche per l’edilizia civile.

D: Pensa che le aziende, in futuro, diverranno più sensibili circa la prevenzione?

R: Ritengo che dovranno, dato che i controlli sono sempre più frequenti. Ed insisto sulla necessità di consultare professionisti preparati, che sanno dare la soluzione su misura e possono garantire al cliente la soluzione del problema. Una soluzione Made in Italy, preferibilmente.

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