EU: nuove norme Antiriciclaggio in arrivo. Operatori allertati circa le segnalazioni.

Con 643 voti a favore, 30 contrari e 12 astensioni, il Parlamento europeo ha votato un progetto di legge per potenziare la lotta all’evasione fiscale che rende obbligatoria l’iscrizione in pubblici registri dei nomi dei proprietari effettivi di società e trust. Questi dati dovranno essere inserite in registri che saranno “pubblicamente disponibili previa identificazione della persona che intende accedere alle informazioni attraverso una registrazione online di base”.

Per il Gaming, ogni Paese potrà decidere il livello di rischio.

RouletteCasinoOnline1I casinò sono inclusi nel campo di applicazione della proposta di legge, ma spetta agli Stati membri la decisione di escludere gli altri servizi di gioco d’azzardo che presentano un basso rischio di evasione.
A questo proposito, come pubblicato ieri sul sito Gioconews.it, l’Egba: European Gaming and Betting Association, attraverso il suo segretario Maarten Haijer, “accoglie con favore la quarta direttiva sull’antiriciclaggio in materia di gioco online. L’Egba desidera congratularsi con il Parlamento europeo per la votazione su queste norme rivedute. Si conferma che il gioco online è un servizio transfrontaliero che, in linea con il principio di sussidiarietà, è meglio se governato da un insieme di regole a livello europeo, piuttosto che da 28 diverse leggi nazionali..” (Articolo completo).

Trasferimento di fondi ed anticorruzione.

Una ulteriore votazione, passata con 627 voti a favore, 33 contrari e 18 astensioni, è relativa ad una maggiore tracciabilità di utenti e transazioni nei trasferimenti di fondi, laddove i soggetti a rischio, come le “persone politicamente esposte”, previsti dalle norme anticorruzione a causa del ruolo politico che rivestono, sono estese anche a coloro che hanno “investito dallo Stato membro d’importanti cariche pubbliche”, come  membri dei parlamento, capi di stato, membri del governo, giudici della Corte suprema. Le indagini su tali soggetti prevedono l’adozione di verifiche non soltanto sull’origine dei fonti di transazioni sospette, ma anche sui loro patrimoni.Per investigare su casi di relazioni d’affari ad alto rischio con queste tipologie di persone, gli Stati membri dovranno adottare misure aggiuntive per stabilire, ad esempio, l’origine del patrimonio e dei fondi coinvolti.

Obbligo di adeguata verifica a 1.000 euro per tutta l’Ue?

Date le imminenti nuove elezioni, l’attuale Parlamento, con le due votazioni citate, ha tracciato una sostanziale linea di lavoro per i nuovi membri in arrivo dopo maggio, a cui spetterà il completamento del progetto di legge che dovrà mettere d’accordo le diverse disposizioni attualmente in vigore nei diversi Paesi, come ad esempio il divario fra le norme Antiriciclaggio che prevedono l’obbligo di adeguata verifica per le operazioni superiori ai 2mila euro, quando in Italia il limite è invece fissato a mille euro.

Professionisti ed operatori? Attenti!

I progetti di legge approvati richiedono alle banche, alle istituzioni finanziarie, ai revisori dei conti, agli avvocati, ai commercialisti, ai consulenti fiscali e agli agenti immobiliari, maggiore attenzione e competenza circa le transazioni sospette. Un’esortazione peraltro già avanzata anche dalle autorità italiane e che ha destato fra i professionisti più di una polemica, circa la difficoltà, talvolta, di acquisire dati dei clienti che magari esulano dall’operazione per cui il professionista è ingaggiato, un ruolo ed un’attività che praticamente vedrebbero il professionista  sostituirsi all’autorità indagante. (vedi intervista a Pia D’Oca, pres. Unagraco).

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