Istat: ripresa delle aziende e "clima di fiducia". Finanziamenti, mercati e processi virtuosi per la crescita.

Le voci sulla ripresa economica delle aziende italiane si susseguono con numeri e percentuali talvolta in conflitto fra loro. E’ quindi utile far luce sui dettagli per individuare i reali indicatori di crescita settoriale e qualitativa delle imprese, al fine di comprendere quali siano i percorsi che di fatto conducono un’azienda verso il consolidamento ed il successo.

Un recente rapporto Istat sul “clima di fiducia” delle aziende negli ultimi mesi, fa rilevare quali siano i comparti che maggiormente riscuotono la fiducia dei mercati, dal quale si evince, ad esempio, che le aziende di servizi godono in questo senso di maggiore salute rispetto a quelle del commercio o delle costruzioni.

Indice del clima di fiducia nei vari settori – Marzo 2014

(Indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), espresso in base 2005=100, cresce a 89,5 da 88,2 di febbraio).

  • Nelle imprese manifatturiere sale a 99,2 da 99,1 di febbraio. Rimangono stabili le attese di produzione (5 il saldo) e migliorano i giudizi sugli ordini (da -25 a -23); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -3 a -1.
  • Nelle imprese di costruzione scende a 75,8 da 76,9 di febbraio. Migliorano le attese sull’occupazione (da -21 a -18 il saldo), mentre peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -50 a -54 il saldo).
  • Nelle imprese dei servizi continua a crescere, attestandosi a 92,4 da 90,3 di febbraio. Migliorano le attese sull’andamento dell’economia in generale (da -26 a -22 il saldo) e i giudizi sugli ordini (da -12 a -10 il saldo); peggiorano lievemente, invece, le attese sugli ordini (da -2 a -3 il saldo).
  • Nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia scende, passando a 94,6 da 96,3 di febbraio e diminuisce nella grande distribuzione (da 97,2 a 92,4), rimane stabile in quella tradizionale (a 96,3).

ISTAT-BT
Documento ISTAT
su TUTTI I VARI SETTORI

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I PERCORSI VIRTUOSI

Le imprese di servizi che vedono una ripresa o mantengono un buon posizionamento, sono effettivamente anche quelle che sono maggiormente ricorse a processi virtuosi finalizzati ad acquisire la fiducia dei mercati di riferimento. E’ in questo comparto infatti che si riscontra un aumento di investimenti in:

  • formazione
  • organizzazione
  • istituzione o razionalizzazione delle procedure
  • certificazione (laddove necessario)

Sono queste le aree di intervento che permettono  di conquistare l’attenzione dei clienti che, davanti ad una vasta offerta, prediligono il fornitore di beni o servizi che riesce a garantire (anche attraverso una costante ed adeguata comunicazione) le informazioni utili sul proprio livello qualitativo.

Per le imprese di lunga data, questi processi divengono vitali, oltre che nelle gare d’appalto ed in generale nella fornitura di servizi alla P.A.,  nella lotta con i competitors, mentre per le start-up è conditio sine qua non documentare adeguatamente il proprio capitale in strutture e competenze umane, al fine di accedere alle agevolazioni predisposte per l’apertura di nuove attività.

In entrambi i casi, la qualificazione o ri-qualificazione delle risorse umane ed il ricorso alle nuove tecnologie ed alla razionalizzazione delle procedure, è la corretta via per l’accesso alle diverse forme di agevolazione e finanziamento che lo Stato Italiano e la Comunità Europea rendono disponibili.

E’ altresì rilevante dimostrare la qualità della propria azienda attraverso certificazioni e/o modelli organizzativi, nei confronti degli Istituti di Credito e dei vari fondi disponibili oggi per finanziare le imprese negli investimenti tesi al generale miglioramento dell’impresa.
Persino le imprese che forniscono energia stanno istituendo “sportelli virtuali” per informare gli imprenditori sulle tante agevolazioni e defiscalizzazioni possibili, finalizzate alla razionalizzazione degli ambienti e dei consumi.

Ma l’accesso alle suddette opportunità, come la conquista della fiducia degli utenti, è subordinato oggi più che mai al poter dimostrare di avere “tutte le carte in regola”, con la presentazione della documentazione adeguata, che serve alle PMI ma anche ai Grandi Marchi che devono rendicontare agli azionisti.

Vale la pena, infine, ricordare come un’efficace organizzazione e documentazione sia anche la migliore forma di tutela nei confronti dei molti obblighi normativi a cui le imprese sono soggette.

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