Voluntary Disclosure: la proroga è ufficiale. C’è tempo fino al 30 novembre.

Con un dibattimento lampo, nel corso di un Consiglio dei Ministri durato solo 15 minuti, il Governo ha deliberato questa mattina la proroga dei termini per l’adesione alla Voluntary Disclosure: i contribuenti potranno presentare le domande entro il 30 novembre, mentre ci sarà tempo fino al 31 dicembre per l’integrazione della documentazione.

La proroga era stata invocata a gran voce, in particolare dal CNDCEC che, con una lettera del 15 settembre al Ministero per lo Sviluppo Economico, aveva definito la richiesta “anzitutto necessaria per non vanificare il lavoro che l’Amministrazione Finanziaria e i professionisti hanno fin qui svolto per il buon esito della procedura”.

Con il provvedimento di questa mattina, il Governo ha riconosciuto la necessità di tempi supplementari per formalizzare la domanda di adesione alla collaborazione volontaria, a seguito dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate nel mese di agosto, tra cui circolare n. 31/E,  in cui si specifica che la presenza sulla cosiddetta “Lista Falciani” non inficia la possibilità di aderire alla voluntary disclosure, a condizione che non siano stati avviati accertamenti da parte del Fisco italiano per violazione tributarie “relative all’ambito oggettivo di applicazione della procedura di collaborazione volontaria”.

L’entrata in vigore, il 2 settembre, del decreto sul raddoppio dei termini per l’accertamento, ha inoltre inevitabilmente portato nuovi contribuenti a optare per la richiesta di sottoscrizione della procedura, con tempi, a questo punto davvero troppo stretti.

Dall’altra parte, il Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, ha affermato che al 16 settembre le domande di collaborazione volontaria presentate assommavano a 18.879. E’ grande il dibattito sul valore del gettito atteso dal rientro dei capitali, e qui non ci addentriamo sul tema; tuttavia l’UIF indica gli investimenti italiani nei paradisi fiscali pari a circa 500 miliardi di euro.

Un’opportunità irrinunciabile per il nostro Paese, ma anche una grande sfida per i professionisti!

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