231: aggiorniamo la lista dei reati

Come certamente saprete bene, se seguite il nostro blog, l’introduzione del modello organizzativo 231 è un rischio ed una grossa opportunità per il management delle imprese.

Un rischio perché la 231 prevede la responsabilità penale degli amministratori per tutta una serie di reati commessi (anche) dai dipendenti. Un opportunità perchè l’adozione del modello organizzativo 231 permette di costruire una sorta di scudo legale nei confronti degli amministratori, riducendo le conseguenze di disavventure giudiziarie ma soprattutto prevenendole.

Il modello organizzativo 231, infatti, serve proprio a prevenire: a fare in modo che in azienda sia molto più difficile compiere reati in modo volontario o involontario. A permettere al management un controllo più semplice, più leggero.

Ma quali sono i reati coperti dalla 231?
I reati coperti dalla 231 sono molteplici, ecco un aggiornamento ragionato delle principali aree (limitandosi ai casi di più generale interesse per le nostre aziende):

Reati commessi nei rapporti con la pubblica amministrazione e lo Stato
Sono quei reati come corruzione, concussione, malversazione, truffa a danno dello stato e degli Enti pubblici o della Comunità Europea, la indebita percezione di contributi e finanziamenti da parte dello Stato o di altro ente pubblico o delle Comunità europee. Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode informatica in danno dello Stato o di altro ente pubblico. C’è anche l’emissione di moneta falsa…comprendente il reato di uso di monete o valori falsificati. E poi falsificazione di valori di bollo, introduzione nello Stato, acquisto, detenzione o messa in circolazione di valori di bollo falsificati, uso di valori di bollo contraffatti o alterati.

Reati societari e di abuso dei mercati
Reati come le false comunicazioni sociali, il falso in prospetto, falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni delle società di revisione, impedito controllo. La formazione fittizia del capitale, l’indebita restituzione di conferimenti, illegale ripartizione degli utili e delle riserve, illecite operazioni sulle azioni o quote sociali o della società controllante, E poi operazioni in pregiudizio dei creditori, indebita ripartizione dei beni sociali da parte dei liquidatori illecita influenza sull’assemblea, aggiotaggio, omessa comunicazione del conflitto d’interessi, ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza.

Reati collegati alla sicurezza sul lavoro
Sono reati nei quali è statisticamente più facile possa cadere un’azienda con attività produttiva, quali omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro.

Reati riguardanti i delitti contro l’industria e il commercio
Turbata libertà dell’industria o del commercio, frode nell’esercizio del commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale, contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, illecita concorrenza con minaccia o violenza, frodi contro le industrie nazionali.
Ma anche abuso di informazioni privilegiate, manipolazione del mercato, contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.

Reati in materia di violazione del diritto di autore
Delitti in materia di violazione del diritto d’autore, messa a disposizione del pubblico, in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, di un’opera dell’ingegno protetta, o di parte di essa (atenzione ai dipendenti che condividono musica, film, software usando strumenti informatici aziendali…); reati di cui al punto precedente commessi su opere altrui non destinate alla pubblicazione qualora ne risulti offeso l’onore o la reputazione, abusiva duplicazione, per trarne profitto, di programmi per elaboratore; importazione, distribuzione, vendita o detenzione a scopo commerciale o imprenditoriale o concessione in locazione di programmi contenuti in supporti non contrassegnati dalla SIAE; predisposizione di mezzi per rimuovere o eludere i dispositivi di protezione di programmi per elaboratori. Riproduzione, trasferimento su altro supporto, distribuzione, comunicazione, presentazione o dimostrazione in pubblico, del contenuto di una banca dati; estrazione o reimpiego della banca dati; distribuzione, vendita o concessione in locazione di banche di dati.

Abusiva duplicazione, riproduzione, trasmissione o diffusione in pubblico con qualsiasi procedimento, in tutto o in parte, di opere dell’ingegno destinate al circuito televisivo, cinematografico, della vendita o del noleggio di dischi, nastri o supporti analoghi o ogni altro supporto contenente fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive assimilate o sequenze di immagini in movimento; opere letterarie, drammatiche, scientifiche o didattiche, musicali o drammatico musicali, multimediali, anche se inserite in opere collettive o composite o banche dati; riproduzione, duplicazione, trasmissione o diffusione abusiva, vendita o commercio, cessione a qualsiasi titolo o importazione abusiva di oltre cinquanta copie o esemplari di opere tutelate dal diritto d’autore e da diritti connessi; immissione in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, di un’opera dell’ingegno protetta dal diritto d’autore, o parte di essa.

Mancata comunicazione alla SIAE dei dati di identificazione dei supporti non soggetti al contrassegno o falsa dichiarazione, fraudolenta produzione, vendita, importazione, promozione, installazione, modifica, utilizzo per uso pubblico e privato di apparati o parti di apparati atti alla decodificazione di trasmissioni audiovisive ad accesso condizionato effettuate via etere, via satellite, via cavo, in forma sia analogica sia digitale.

Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita
Quali l’induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria , ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

Reati Informatici
Delitti informatici e trattamento illecito di dati,  falsità in un documento informatico pubblico, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici, diffusione di apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico o telematico, intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche, installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire o interrompere comunicazioni informatiche o telematiche, danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici, danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici utilizzati dallo Stato o da altro ente pubblico o comunque di pubblica utilità, danneggiamento di sistemi informatici o telematici, danneggiamento di sistemi informatici o telematici di pubblica utilità, frode informatica del certificatore di firma elettronica.

Reati riguardanti i delitti di criminalità organizzata, reati transnazionali e dichiarazioni mendaci
Reati transnazionali, associazione per delinquere, delitti di criminalità organizzata, associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope,impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita; disposizioni contro le immigrazioni clandestine. Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria e favoreggiamento personale. Scambio elettorale politico-mafioso, sequestro di persona a scopo di estorsione.

Ricadono poi nell’ambito della 231 reati meno tipici dell’attività aziendale, ma potenzialmente molto pericolosi per l’azienda e per il suo management, data la gravità delle pene e la risonanza mediatica, e in cui si potrebbe incappare per colpa di dipendenti infedeli che approfittino delle strutture (ad esempio informatiche) dell’azienda per compiere reati, quali: reati con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, delitti contro la personalità individuale, riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù, prostituzione minorile, pornografia minorile, detenzione di materiale pornografico, iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile.
Illegale fabbricazione, introduzione nello Stato, messa in vendita, cessione, detenzione e porto in luogo pubblico o aperto al pubblico di armi da guerra o tipo guerra o parti di esse, di esplosivi, di armi clandestine nonché di più armi comuni da sparo eccetera.

In conclusione

Meglio tutelarsi, visto che l’elenco dei reati è piuttosto ampio e i rischi per il management aziendale sono concreti, adottando correttamente quando prescritto dalla 231.

Anche in questo caso, nella nostra posizione di consulenti esperti, possiamo aiutare anche voi ad affrontare con efficienza e rapidità la situazione, aiutandovi a mettervi al riparo da conseguenze molto sgradevoli e togliendovi come al solito dei bei pesi dalle spalle. Così come abbiamo già fatto per molte aziende. Contattateci.

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