Come fare una Segnalazione di Operazione Sospetta e inviarla all’UIF

Uno degli obblighi imposti dalla normativa antiriciclaggio attualmente vigente riguarda la segnalazione delle operazioni sospette – universalmente conosciute come SOS – disciplinato dall’art. 41 del D.Lgs n. 231 del 2007.

Facciamo chiarezza e analizziamo nel dettaglio come fare una segnalazione di operazione sospetta ed inviarla all’UIF.

 

UIF segnalazione operazioni sospette:che cosa prevede la normativa antiriciclaggio

Il decreto impone di sottoporre all’attenzione dell’UIF (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia) le circostanze che hanno indotto il professionista a conoscere, o semplicemente sospettare, del compimento di operazioni di riciclaggio di denaro o di finanziamento del terrorismo. Il sospetto può essere dedotto in base alle diverse caratteristiche del cliente o dell’operazione in questione.
In tal senso l’UIF emana periodicamente degli “indicatori di anomalia”, utili per un’analisi di diversi aspetti.

L’obbligo di segnalazione delle operazioni sospette non deve però essere confuso con un altro obbligo imposto dal legislatore, ovvero quello di “comunicazione delle violazioni delle limitazioni all’uso del contante”, previsto dall’art. 51 del medesimo decreto legislativo.

Infatti, se le segnalazioni di operazioni sospette devono essere inviate all’UIF e riguardano ogni possibilità di riciclaggio di denaro (o finanziamento del terrorismo), le comunicazioni di violazione delle limitazioni all’uso del contante devono invece essere trasmesse al MEF e riguardano nello specifico solamente le movimentazioni in contante oltre soglia (attualmente stabilita a € 3.000). Tuttavia, si è esonerati dall’invio della comunicazione al MEF nel caso in cui la medesima operazione sia già stata oggetto di segnalazione di operazione sospetta.

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    Segnalazioni di operazioni sospette: la procedura

    Per poter effettuare una segnalazione di operazioni sospette è necessario seguire una particolare procedura informatica, che individua due step principali:

    • Registrazione all’interno dell’apposito sistema di segnalazioni creato dall’UIF
      Viene richiesto inizialmente di creare delle credenziali d’accesso per poter effettuare l’autenticazione.
    • Abilitazione all’invio di segnalazioni
      Prevede la compilazione e l’invio di un modulo di adesione al sistema, all’interno del quale devono essere forniti una serie di dati relativi alla propria attività.

    A questo punto sarà possibile inviare la segnalazione seguendo le indicazioni fornite dal sistema.

    La segnalazione deve essere inviata “tempestivamente”: questo significa, per l’interpretazione dominante, che il professionista ha l’obbligo di segnalare non appena ha conoscenza del sospetto in questione. L’UIF, di concerto con la Guardia di Finanza, è, da parte sua, obbligato a garantire la massima riservatezza dell’identità dei segnalanti.

    E’ importante ricordare che la segnalazione non corrisponde a una denuncia penale. I fatti portati a conoscenza delle autorità competenti potrebbero trasformarsi in una indagine giudiziaria solo a seguito di ulteriori indagini dell’UIF che abbiano riscontrato indizi rilevanti di reato. In caso contrario, la segnalazione sarà archiviata.

     

    Le segnalazioni di operazioni sospette e gli Ordini

    In passato, nonostante la normativa avesse previsto che gli Ordini professionali di riferimento abilitati dal MEF potessero fungere da tramite per l’invio delle segnalazioni di operazioni sospette, non era mai stata attivato questa possibilità.

    Recentemente, il Consiglio Nazionale dei Commercialisti e degli Esperti contabili (CNDCEC) ha sottoscritto un protocollo di intesa con l’UIF che consentirà ai commercialisti di adempiere all’obbligo di segnalazione di operazioni sospette anche attraverso il Consiglio Nazionale. E’ proprio notizia di pochi giorni fa la messa a punto anche del software As-Sos che sarà lo strumento informatico che verrà utilizzato per effettuare tale operazione.  Un intervento che conferma senz’altro la maggiore partecipazione degli Ordini all’attività di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo prevista dalla IV Direttiva.

     

    Operazioni sospette: il recepimento della IV direttiva antiriciclaggio

    Il testo finale del decreto di recepimento della quarta direttiva antiriciclaggio, approvato la scorsa settimana in Consiglio dei ministri, è intervenuto in modo incisivo sulla tematica della segnalazione di operazione sospetta chiarendo il concetto di “tardività” e prevedendo l’esonero nella fase iniziale della consulenza. Tutti aspetti con cui i professionisti dovranno familiarizzare nel loro lavoro quotidiano. Ne riparleremo presto, continuate a seguirci sul nostro blog.

     

     

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