Su ‘Antiriciclaggio e Formazione tra i Commercialisti’, stiamo conducendo un sondaggio online che abbiamo anche proposto al nostro stand durante i convegni ANC e UNGDCEC a cui abbiamo partecipato.
I dati sinora scaturiti, seppur parziali (il sondaggio continerà per diversi mesi, al fine di raccogliere un campione significativo), danno comunque un quadro che fa riflettere. Per brevità, qui pubblichiamo solo alcuni degli argomenti trattati dal questionario:
TEMPO – FORMAZIONE:
Fra i commercialisti intervistati, il 70% occupa meno di un giorno al mese in attività formative ed in particolare il 40% ci dedica meno di un giorno l’anno. Fra le metodologie auspicate, il 46% predilige l’e-learning insieme al supporto di un docente esterno.
I manuali sono ancora ritenuti importanti, ma se non letti completamente si rivelano inefficaci, quindi la formazione assistita, anche quella a distanza, risulta essere la più qualificata e performante.
CONTROLLI E VERIFICHE
Alla domanda: “che controllo svolgete” l‘82% dei professionisti dichiara di controllare da se’ le attività Antiriciclaggio svolte. Mentre solo il 9% ricorre ad un consulente esterno ed il 4% si affida ad un controllo in tempo reale. (Viene da chiedersi se i 30 giorni di tempo previsti per legge siano realmente sufficienti a svolgere un lavoro impeccabile).
E’ però interessante vedere che quando si chiede “che controllo vorreste?”, le percentuali cambiano sensibilmente: il 62% vorrebbe verifiche periodiche da parte di consulenti esterni, mentre il 22% addirittura preferirebbe un controllo in tempo reale.
Circa l’auto-verifica, allo stand molti degli intervistati hanno comunque ammesso di non riuscire sempre a rispettare i tempi e le modalità auspicate. Approfondendo la questione, emerge anche una non perfetta competenza circa tutte le attività da svolgere ed una necessità di maggiore formazione specifica.
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