Certificazione ambientale ISO 14001 ed EMAS: facciamo chiarezza

Buone pratiche nel rispetto dell’ambiente e ritorni economici tangibili: analizziamo nel dettaglio la certificazione ambientale ISO 14001 ed EMAS .

È possibile per un’azienda implementare buone pratiche nel rispetto dell’Ambiente e garantire allo stesso tempo un ritorno economico?
Grazie alla certificazione ISO 14001 per l’Ambiente e al regolamento EMAS, sì.

La UNI EN ISO 14001 è una norma internazionale che riguarda l’istituzione del Sistema di Gestione Ambientale (SGA), mentre l’EMAS è un regolamento a livello Europeo che assicura alle organizzazioni e alle aziende aderenti un ritorno economico sotto forma di agevolazioni.

 

Certificazione ambientale ISO 14001: di che cosa si tratta

La norma UNI EN ISO 14001 è uno standard volontario internazionale che specifica i requisiti di un Sistema di Gestione Ambientale.

Se fatta richiesta e le sue norme rispettate, viene rilasciata la certificazione ISO 14001, attestante la qualità dell’SGA aziendale e l’impegno nel ridurre l’impatto nell’ambiente.
Non solo: la norma è integrata con altri standard di Gestione (ISO 9001, BS OHSAS 18001, ISO 50001).

L’ente che rilascia la certificazione è indipendente e autorizzato dall’Ente Italiano di Accreditamento Accredia: la verifica del rispetto delle norme si svolge annualmente sotto forma di audit, ed è a pagamento così come la certificazione stessa.

La struttura della norma ISO 14001 segue i 4 passaggi del modello PDCA (Plan, Do, Check, Act):
modello_iso_14001

  • PLAN: è la fase di pianificazione durante la quale si stabiliscono i processi e gli obiettivi.
    Fondamentale per l’ottenimento della certificazione è la redazione di un documento di politica ambientale che specifichi obiettivi, risorse e ruoli, tra questi ultimi quello di Rappresentante della Direzione, autorità del sistema di gestione ambientale che fa le veci dell’Amministratore Delegato.
  • DO: è questa la fase operativa, in cui si attuano i processi stabiliti attraverso una serie di procedure.
    Fanno parte di questa fase anche i vari aspetti di formazione e comunicazione interna.
  • CHECK: si tratta della fase di controllo durante la quale si attuano azioni e procedure di verifica degli standard stabiliti nella fase PLAN.
    In questa fase, le attività obbligate dall’adesione alla norma sono specificate dalla norma 14001:2004 e sono le seguenti:

    • Controllo dei documenti;
    • Controllo delle registrazioni;
    • Controllo degli audit;
    • Controllo delle non conformità e delle azioni correttive e preventive.

    Queste prime attività di controllo sono in comune con il Sistema di Gestione per la Qualità (UNI EN ISO 9001, la cui ultima revisione è del 2015).

    È altresì obbligatorio per la UNI EN ISO 14001 il controllo delle seguenti attività:

    • Operazioni associate agli aspetti ambientali significativi identificati;
    • Procedure di preparazione e risposta alle emergenze;
    • Sorveglianza e la misurazione degli aspetti ambientali significativi;
    • Rispetto delle prescrizioni legali applicabili.
  • ACT: si tratta della fase di valutazione annuale, concretizzata nel controllo periodico e nella valutazione degli obiettivi raggiunti.
    Eventualmente, è prevista l’istituzione di misure correttive sotto forma di processi o documenti atti a garantire una maggiore conformità agli obiettivi prestabiliti del SGA.

 

EMAS: che cosa è, dati richiesti e vantaggi

L’Environmental Management and Audit Scheme, detto anche EMAS, è un regolamento Europeo di cogestione e audit ambientale entrato in vigore nel 2010 in sostituzione del precedente EMAS 2001.

Anche lEMAS è un sistema di certificazione: rispetto all’ISO 14001, esso richiede però maggiori garanzie di conformità legislativa, pur garantendo alle aziende certificate incentivi statali e regionali nonché forme di semplificazione amministrativa.

Le organizzazioni che aderiscono al regolamento si impegnano a redigere una dichiarazione ambientale nella quale sono riportati gli obiettivi raggiunti e il modo in cui si desidera procedere.

Che tipo di dati devono essere contenuti all’interno della dichiarazione?

  • una descrizione chiara dell’organizzazione, delle sue attività e dei suoi prodotti e servizi, nonché delle eventuali relazioni con organizzazioni capo gruppo;
  • la politica ambientale dell’organizzazione e una breve descrizione del suo SGA;
  • una descrizione di tutti gli aspetti significativi dell’organizzazione, diretti e indiretti, che risultano in un impatto ambientale rilevante;
  • una descrizione degli obiettivi e dei target ambientali;
  • un riassunto dei dati disponibili sulla performance dell’organizzazione, confrontati con i suoi obiettivi. La dichiarazione riporta sia gli indicatori chiave che quelli già esistenti e relativi alla performance ambientale;
  • altri fattori relativi alla performance ambientale, incluse le prestazioni rispetto alle disposizioni di legge;
  • un riferimento agli obblighi normativi applicabili riguardo all’ambiente;
  • il nome e il numero di accredito/licenza del verificatore ambientale e la data di convalida.

I dati contenuti nella dichiarazione devono essere comprensibili, privi di ambiguità e capaci di fornire confronti sia temporali che con requisiti normativi.

La registrazione è effettuata dal Comitato EcoLabel – EcoAudit, con il supporto tecnico dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e dell’ARPA (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente) e la collaborazione di un organo di registrazione accreditato per la predisposizione della dichiarazione ambientale – nonché per il supporto alla strutturazione di un SGA.

Sistema di Gestione Ambientale: i vantaggi per l’azienda

I vantaggi per l’azienda certificata sono molteplici.

La riduzione dell’impatto sull’ambiente si accompagna ad un notevole risparmio di risorse energetiche e di materie prime, ad un migliore ambiente di lavoro e ad una costante conformità alle normative vigenti.
Inoltre è importante sottolineare, oltre al miglioramento dell’immagine aziendale nei confronti di pubblico e fornitori, il riconoscimento di un punteggio positivo negli appalti pubblici.

Questi vantaggi possono entrare a far parte degli asset aziendali e garantire una migliore competitività: è perciò importante ricorrere ad una consulenza specializzata per comprendere sin dall’inizio i costi e i benefici per l’azienda interessata.

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