Il sistema di controllo tracciabilità dei rifiuti SISTRI sarà attivo dall’ottobre 2013 per i rifiuti pericolosi, mentre per tutti gli altri la data è marzo 2014.
Il recente comunicato del Ministero dell’Ambiente è stato criticato da imprese ed associazioni di categoria, Confartigianato in primis, che in una nota al Ministro, esprime le proprie perplessità:
“Sorprende e preoccupa la decisione del Ministro che appare in netto contrasto con quanto riscontrato dalle imprese fino ad oggi e ben evidenziato nella relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
Senza considerare che l’aver disposto un’entrata in operatività graduale tra rifiuti pericolosi e non pericolosi, in assenza di un congruo periodo di sperimentazione, rischia di generare un blocco operativo per chi, come i trasportatori, si troverà costretto a operare seguendo diverse procedure e diverse tecnologie informatiche. L’ultima cosa di cui hanno bisogno gli operatori e le imprese coinvolte nella gestione dei rifiuti è di alimentare ulteriore confusione su questa delicata e complessa materia.
A giudizio di Rete Imprese Italia il Sistri va, invece, integralmente riprogettato e sostituito con un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi che risponda a criteri di efficienza, trasparenza, economicità e semplicità”.
Nell’attesa di vedere come i propositi delle imprese potranno eventualmente spingere il Ministero ad un cambiamento di rotta in merito, è d’uopo essere informati e seguire costantemente le news dedicate, per non essere impreparati su un tema dalle pesanti implicazioni.
Ricordiamo che il Sistri è gestito dal Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente. E’ nato nel 2009 per rispondere alle esigenze di maggiore controllo dello smaltimento dei rifiuti, soprattutto di quelli pericolosi. (Cos’è il SISTRI >>).