I "Commercialisti Incazzati" su Facebook – Intervista a Danilo Galotti

Commercialisti e Social Media – Introduzione

COMMERCIALISTI INCAZZATI è un gruppo nato abbastanza recentemente su Facebook che si distingue dalle altre pagine di gruppi ed associazioni create su questo ed altri Social, per il tenore e la vitalità degli scambi.

Innanzitutto il messaggio di ingresso invita ad eliminare gli spam, nella fattispecie i post “markettari” che invece ingolfano altre pagine magari nate con più nobili intenti ed ora ridotte a bacheche di messaggi che nessuno commenta. In questo gruppo sono invece frequenti i post dei Commercialisti, più o meno commentati, che dibattono sulle problematiche che incontrano quotidianamente sia con i clienti che con la burocrazia.

Nei post delle ultime settimana inoltre, una parte dei membri dichiara di essere arcistufa delle interferenze (pubblicazioni di news e di msg pubblicitari) rispetto al “core” iniziale della pagina. Si tratta di una minoranza esplicita che però, data l’alta percentuale di utenti che si limita a leggere e non interviene, è da ritenersi un segnale importante per tutti coloro che utilizzano i mezzi di comunicazione digitale per “creare valore”.

danilo_galotti

Abbiamo chiesto ad uno di loro, apparso particolarmente interessato al mantenimento di una linea di dialogo utile e costante fra i professionisti del gruppo, di approfondire la propria opinione e le proprie aspettative, in merito all’utilizzo di Facebook da parte della categoria: Danilo Galotti, Dottore Commercialista di Roma, che ringraziamo per la disponibilità.

D) I Commercialisti sui Social Media hanno diverse pagine, sia di Associazioni che di singoli studi, oltre a vari Gruppi. Lei quali ritiene le più utili, per i diversi scopi?

R) I social network rappresentano una nuova forma di focolare intorno al quale radunarsi e scambiare opinioni, idee e perchè no anche chiedere soluzioni a problemi che possono essere comuni a tutti. Questa nuova forma di comunicazione virtuale ha permesso la creazione di gruppi tematici con l’obiettivo di riunire persone con medesime caratteristiche; nel mio caso, gruppi aggregativi di commercialisti ce ne sono svariati e personalmente ho preferito aderire a quelli che in qualche modo si distinguevano dalla massa per qualche motivo; alla fine rischi di trovare le stesse persone dappertutto che ripropongono gli stessi argomenti in copia/incolla, per cui stare in uno o più gruppi diventa la stessa cosa.

A tal proposito la mia scelta è ricaduta su un paio di gruppi a tema, come quello dei “commercialisti incazzati” perchè è uno dei pochi dove si può parlare di vicende personali e non solo di norme o materie che riguardano la nostra professione. Per quanto riguarda le pagine create da commercialisti, onestamente ritengo siano rivolte più alla massa generica che a noi colleghi; le considero come una vetrina della propria attività, per questo, a parte la curiosità di vedere “il vestito virtuale” del collega, non ho altri interessi e non seguo mai nessuno. Discorso particolare riguarda le Associazioni; purtroppo la nostra categoria preferisce ascoltare i suoi associati tramite i canali classici come telefono o email, per cui le Associazioni che ho visto sui social network svolgono una funzione minima di informazione generica; è un peccato, perchè ho visto che grandi società riescono a svolgere un servizio efficiente verso i propri clienti proprio grazie ai social network, diminuendo sensibilmente i tempi di attesa e di evasione delle pratiche.

D) Il gruppo “Commercialisti Incazzati” su Facebook nasce con un tenore “diverso”, lo può descrivere ai colleghi che non lo conoscono?

R) il gruppo dei commercialisti incazzati rappresenta per me e per coloro che si sono uniti una valvola di sfogo dove esternare le proprie situazioni, a volte paradossali, alla ricerca di un conforto del collega oppure di una soluzione. Si possono leggere post vari che riguardano i temi più disparati anche se quelli più rimarcati alla fine afferiscono a:
a) disavventure dovute al nostro poco efficiente sistema fiscale; tali post forniscono, direttamente le procedure consigliate da compiere in casi analoghi e indirettamente spunti di riflessione su come la nostra professione viene vista dall’esterno e sullo situazione che ci circonda.
b) i rapporti tra commercialista e clienti ed evidenziano la scarsa considerazione e poca fiducia che i clienti nutrono verso la nostra categoria, considerandoci oramai dei burocrati dello Stato.
c) l’abusivismo della professione e lo sciacallaggio (praticato con l’applicazione di prezzi ribassati) di coloro che pur non essendo iscritti svolgono tranquillamente la professione senza alcuna regolamentazione e nel rispetto di quei principi comuni a tutti noi professionisti.
Ovviamente, non mancano aggiornamenti fiscali e discussioni che servono a creare un consolidamento del gruppo.

D) Che cosa ritiene sia negativo o fastidioso postare in un gruppo e come auspica che cresca e si consolidi il gruppo citato?

Sono una persona che per lavoro, ma anche nella vita, crede nelle regole e nel rispetto delle stesse. Quando entro a far parte di un gruppo, per prima cosa mi leggo le policies per adeguarmi e tenere un comportamento consono, tuttavia spesso vengono fatte partecipare all’attività dei gruppi persone che non hanno motivo di farne parte; se io entro per esempio nel gruppo dei commercialisti, mi aspetto che chi ne faccia parte sia un collega, a maggior ragione se il gruppo è chiuso; perchè ammettere uno non del settore? Proprio questo comportamento, ovvero l’accettazione di chiunque ne faccia richiesta, è secondo me già uno svilimento delle peculiarità di quel determinato gruppo; inoltre, spesso e volentieri, le persone che richiedono l’adesione è solo per fare pubblicità alla propria attività. Io non voglio leggere in un gruppo chiuso e tematico la pubblicità. Altro problema è legato al fatto che le persone che entrano in certe community senza avere quella caratteristica comune e che contraddistingue il gruppo, non è in grado di interagire correttamente con gli altri in quanto sono mancanti proprio di quella coscienza e conoscenza che li proietta nel modo giusto all’interno di una condivisione virtuale, ma reali, di problematiche. Ulteriore aspetto fastidioso è il comportamento passivo di molti; in molti casi ho visto gruppi formati da centinaia di persone, eppure coloro che erano attive erano nell’ordine di una ventina. Certamente non si può pretendere di scrivere e leggere quotidianamente su un social network, ma non ha neppure senso iscriversi ad un gruppo e non partecipare mai o contribuire con l’apporto delle proprie esperienze; a tal proposito sarebbe auspicabile da parte degli amministratori un check periodico delle posizioni per epurare il gruppo da quelle persone che non sono attive. Purtroppo, però, spesso gli amministratori preferiscono gestire gruppi con molti membri per una semplice questione di vanto.

Per quanto riguarda il gruppo dei commercialisti incazzati, spero che sia il punto di partenza di una protesta collettiva della categoria mossi dalla stessa animosità e passione che contraddistingue i membri che ne fanno parte. Grazie a questo gruppo ho avuto modo e piacere di conoscere colleghi dotati di grande professionalità con i quali ho stretto un buon rapporto di amicizia, a dimostrazione che questo gruppo favorisce, senza dubbio, i rapporti personali e contribuisce ad arrichire, culturalmente e professionalmente, coloro che vi fanno parte. Non penso che esista un’alchimia per creare un consolidamento delle persone all’interno di un gruppo, basta essere se stessi e tutto ciò che conseguirà avverrà in modo naturale.

Può aggiungere una sua conclusione se lo desidera.
I social network stanno dimostrando che è possibile riunire le persone senza più considerare la fisicità dello spazio e del tempo. E’ possibile essere vicini ad un altra persona in qualunque momento e luogo. Inoltre, i social network hanno favorito l’avvicinamento mirato, ovvero quel tipo di avvicinamento a persone che posseggono determinate caratteristiche; ora conoscere qualcuno che ha i tuoi hobby, svolge lo stesso lavoro o possiede un certo requisito è diventato più semplice e bastano pochi click per trovarlo; non posso sapere cosa comporterà ed in che termini questo avvicinamento tramite social network nel nostro futuro, però finora ritengo che abbiamo avuto molti benefici, sia a livello di informazione, dove tutto viene trasmesso in modo veloce e virale e sia a livello di rapporti umani, tramite la conoscenza di molti utenti che poi si sono trasformati in amici reali.

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