Fra video noiosi e Gamification. Che cos’è l’e-learning oggi?

Quello dell’e-learning è un mondo in costante crescita, nonostante le statistiche dipingano l’Italia come un paese poco digitalizzato. Che cosa si cela dietro le statistiche?

  • ISTAT: aumenta di anno in anno la quota di coloro che cercano in internet informazioni su attività d’istruzione e su corsi di qualunque tipo. La formazione in modalità e-learning interessa di più le donne e i giovani
  • EUROSTAT: internet si consolida sempre più per attuare forme di autoapprendimento (oltre 30% della popolazione UE co una crescita costante di anno in anno.
  • INTERVISTE ad alcuni utilizzatori delle tecnologie per apprendimento: “E-learning?? No, ti prego! Ho appena terminato un corso, non me ne parlare …”

Che cosa si intende per e-learning? Le terminologie e gli strumenti sono cambiati rispetto ad alcuni anni fa. Accanto al classico e-learning inteso come fruizione di contenuti didattici dal proprio pc e al mobile learning, la fruizione da dispositivi mobili, principalmente smartphone o tablet; sono apparsi termini come gamification, video – based learning e big data applicato al learner analytics.  Un’attenzione maggiore viene posta al social media learning anche se applicato principalmente all’ambito privato o come autoapprendimento.

Chi segue oggi un corso aziendale in e-learning nella maggior parte dei casi vede un video in cui esperti seduti su una sedia o in piedi davanti ad una lavagna spiegano un determinato argomento. L’alternativa sono slide in formato power point trasformate in formato flash o html e caricate su un’apposita piattaforma per poter tracciare le attività degli studenti. Spesso sono accompagnate da una spiegazione audio.

Bastano pochi minuti affinché, anche chi è molto motivato e interessato all’argomento, abbandoni il corso.

 

Nel mondo dei giochi seri – Il futuro della formazione a distanza

Per spezzare la noia della classica formazione online alcune organizzazioni stanno provando ad introdurre la gamification. Si tratta di un termine ombrello che comprende diversi strumenti, elementi e modelli grafici tipici dei giochi online, che vengono applicati ai contesti lavorativi per migliorare il coinvolgimento e aumentare la ritenzione dei contenuti.

La gamification prevede un percorso a tappe con punteggi e ricompense, spesso virtuali. Il percorso è strutturato su più livelli che possono essere raggiunti solo affrontando delle sfide. Il raggiungimento di un livello si traduce nel miglioramento dello status del partecipante. Gli studenti sono rappresentati da avatar (personaggi, generalmente cartonati) che in alcuni casi possono essere personalizzati attraverso acquisto o scambio virtuale di elementi grafici. La competizione fra i partecipanti viene stimolata rendendo visibili le classifiche.

Rispetto ad una formazione composta da video o slide in power point trasformate in oggetti didattici tracciabili, è un passo da giganti. Forse anche troppo “da giganti”. La gamification richiede tempi di progettazione e realizzazione tutt’altro che brevi e delle competenze tecnico-metodologiche alte. Questo vuol dire costi che ancora poche aziende sono disposte a sostenere. Se si vuole investire molto nella formazione, perché non farla in aula? I risultati sono prevedibili e, salvo incidenti di percorso, soddisfacenti.

 

I vantaggi dell’e-learning

La formazione online offre diversi vantaggi alle aziende. I contenuti sono trasmessi a tutta la popolazione in maniera univoca e tempestivamente. Sono sempre disponibili, possono essere rivisti più volte e sono facilmente aggiornabili. L’azienda ha il pieno controllo su quanto viene erogato ed è molto facile creare dei percorsi standardizzati. Un classico esempio è quello dei neoassunti che iniziano con la formazione obbligatoria sulla sicurezza o sulla privacy, conoscono le regole aziendali, passano allo studio di strumenti specifici ad esempio l’uso di gestionali, e proseguono con l’acquisizione di competenze specifiche relative al proprio ruolo. La formazione online offre numerosi vantaggi oltre a ridurre i costi legati alle location, alle spese di trasferta del docente e dei discenti e alla durata degli interventi. Infatti la sua crescita è continua e costante.

 

Il “mezzo d’oro” – L’e-learning efficace

Esiste una via di mezzo fra i video con docenti seduti che parlano e gamification? Fortunatamente si. E-learning è prima di tutto un metodo che, se applicato bene, funziona. I corsi devono essere interattivi, contenere spunti di riflessione e stimoli all’apprendimento autonomo. Spesso si sottovaluta l’importanza dell’e-tutor, una figura particolarmente preziosa quando gli studenti svolgono per la prima volta un corso online. Il suo ruolo è di accompagnare i discenti e di stimolarli a contribuire allo sviluppo della propria conoscenza attraverso link di approfondimento, esercitazioni, lavori di gruppo e gratificazioni, anche solo verbali, per i risultati raggiunti. I corsi devono essere componibili a seconda delle esigenze del discente e facilmente accessibili anche per chi non è pratico di tecnologie. Vanno costruiti tenendo conto di come apprende un adulto inserito in un contesto aziendale. La piattaforma di erogazione deve permette una completa tracciabilità delle attività svolte: il numero e la durata delle connessioni, i corsi completati, i tipi di oggetti didattici visionati i risultati dei test e gli attestati scaricati. Sembra banale, ma è importante che i corsi siano piacevoli dal punto di vista grafico e che creino un legame con l’azienda. E infine, devono essere il più possibile interessanti e comprensibili per la popolazione alla quale si rivolgono, anche quando trattano un argomento difficile come una nuova normativa composta di 200-300 pagine.

 

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