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Che le Autorità stiano usando i Social Media per diffondere comunicazione e consapevolezza è un segno positivo. Magari ancora non efficace in Italia per il 100% dei soggetti interessati, ma il futuro della comunicazione è imprescindibile da un utilizzo strategico di questi nuovi media.
I VIDEO (e la scarsa divulgazione)
Lascia un poco perplessi il basso numero di utenti che hanno guardato i vari video che il Garante ha postato sul proprio canale. Data la vastità del problema SPAM, per dirne uno che riguarda tutti, ci saremmo aspettati diverse migliaia di click su questo video, che invece ad oggi conta soltanto circa 1.600 visualizzazioni.
Motivo? A parte l’attuale poca preparazione degli italiani circa un utilizzo dei Social Media meno ludico e più professionale ed informativo, la poca viralizzazione di questi seppur utili contenuti è data anche da una strategia di divulgazione incompleta. Sui Social Media infatti non basta “pubblicare”, ma bisogna saper presentare i contenuti interagendo con gli altri utenti.
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UN SONDAGGIO:
Anche su Linkedin il Garante non fa mancare la divulgazione di iniziative come questo sondaggio, mirato a rendere i cittadini consapevoli circa la protezione delle proprie informazioni.
Di seguito pubblichiamo il messaggio proposto su questo Social Network, che a differenza di Facebook è frequentato al 90% da imprese, docenti e consulenti, che si scambiano informazioni professionali.
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