Nuovi intenti e nuove strutture per la Formazione alle aziende.

formazioneSi è visto nel precedente articolo come nelle PMI italiane, la formazione sia un investimento ritenuto non basilare, addirittura in decrescita, a meno che non si tratti di formazione obbligatoria. Le grandi aziende, di contro, continuano a riqualificare le risorse umane, ma anche qui si devono fare dei distinguo.

Innovazione, nel campo dei servizi di consulenza e formazione, è quello che chiedono oggi i clienti, soprattutto coloro per i quali la riqualificazione e l’aggiornamento continuo sono strumenti chiave per il successo dell’azienda.
In effetti, a parte l’antico modo di produrre il formaggio caprino delle Alpi (e prodotti similari), che comunque oggi si promuove su Facebook :), lo sviluppo di nuove metodologie e piattaforme non solo produttive, ma anche di affiancamento e controllo di utenti/clienti, è la sola via percorribile per soddisfare la specificità della domanda che chiede ottimizzazione  e velocità.

Oggi – a causa dei troppi stimoli a cui siamo sottoposti – in generale quando facciamo formazione o ascoltiamo un consulente, siamo meno attenti, leggiamo molto meno e più velocemente, siamo meno capaci di concentrazione su quanto ci viene esposto.
Quindi per garantire la vera acquisizione di competenze da parte di chi ci ascolta, si deve essere in grado di stimolare assai più del suo senso del dovere, bensì è necessario adottare metodologie e strutture di comunicazione adatte al soggetto, più evolute rispetto agli standard del passato. Nuove, in una parola, non solo perché tecnologicamente avanzate, ma nuove anche negli intenti.

L’intento del docente, anzi, di chi progetta la formazione per una specifica realtà produttiva, non è tanto di trasmettere nozioni, quanto quello di contribuire al valore del marchio.
Per gli addetti ai lavori della comunicazione, il valore del marchio o brand di un’azienda si compone di varie voci (prodotti, servizi, customer care, immagine..), e la Formazione li comprende tutti quanti. Provare per credere:

Avere una produzione tecnologicamente molto avanzata necessita di manodopera e competenze manageriali altrettanto qualificate.
Ma se la Comunicazione della stessa azienda è obsoleta o incorre in passi falsi, perché affidata a figure mediocremente preparate, sminuirà il valore dell’azienda.
Questo, solo per fare un semplice esempio. Che però rappresenta la realtà per molte PMI italiane che pure hanno prodotti di qualità: la mancanza di capacità in marketing e comunicazione crea difficoltà al posizionamento dell’offerta.

La Qualità certificata, oltre che Privacy e Sicurezza, è un’altra leva di marketing sulla quale non moltissime aziende hanno deciso di puntare, anche se il trend è in crescita, poiché richiede anche servizi di consulenza e formazione qualitativamente altrettanto eccellenti e sicuramente non economici come tanti software.

Sono investimenti che rivelano il loro apporto non immediatamente, bensì nel tempo, quando ci permettono di soddisfare i clienti più esigenti, come di rispondere prima della concorrenza a nuove necessità di mercato; altresì importante: le competenze ci aiutano anche a prevenire e/o risolvere meglio ed in minor tempo ogni fattore di crisi.

Il raggiungimento degli obiettivi di ogni imprenditorialità e professione, è un viaggio con molte tappe. Prepararsi è d’obbligo.

 – Fine prima parte –

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