di Patrick Rea
Solution Compliance Manager ALAVIE
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Reati connessi alla Sicurezza.
Vogliamo sensibilizzare le aziende riguardo un protocollo attuabile tramite il Modello Organizzativo, per tutelarsi giuridicamente in tema di Sicurezza. Ricordiamo che una novità apportata dalla legge 123/07 è la responsabilità dell’azienda in caso di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, reati commessi in violazione delle leggi antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro (art. 589 e 590 c.p.) – tra quelli per cui è applicabile il D. Lgs. 231/01. In sintesi, l’azienda viene ritenuta co-responsabile del reato, restando in essere la perseguibilità penale di una o più persone fisiche.
Il Decreto 81/08 (Testo Unico Sicurezza) ha però previsto che l’azienda possa escludere la propria responsabilità in materia di salute e sicurezza sul lavoro con l’attuazione di un “Modello 231”.
Evoluzione dei tempi e delle aziende: i rischi della standardizzazione.
Nel momento attuale di sensibili mutamenti in seno alle aziende, la Sicurezza – dalla Privacy alla Sicurezza e Salute sul Lavoro – è sicureamente un’area che prevede, soprattutto per imprese di grandi dimensioni, l’impiego di significative risorse da sottrarre periodicamente alle ordinarie mansioni.
Tali realtà necessitano di un progetto che preveda, oltre ad un valido Modello 231, anche un intelligente progetto personalizzato, con procedure ottimizzate secondo la realtà aziendale coinvolta, prevedendo un adeguato ed approfondito protocollo di acquisizione ed organizzazione informazioni.
Al contrario, la standardizzazione dei modelli, soprattutto in caso di migliaia di dipendenti, rischia di omettere l’accertamento di tutte le situazioni peculiari del contesto (strutturali e/o del personale) che darebbero adito a rischi; di conseguenza il Modello Organizzativo viene ad essere incompleto ed inadempiente, ponendo l’impresa ed i suoi responsabili, in caso di infortunio dovuto alle peculiarità suddette, a rischio di denuncia penale.
Formazione.
Abbiamo già testimoniato come la Formazione, in Italia, sia uno degli investimenti in cui le Pmi (al contrario delle granzi aziende), investono sempre meno. Dal nostro punto di vista, la Formazione è sempre la prima area in cui desideriamo coinvolgere le imprese (ma anche i professionisti), poiché la consapevolezza e la preparazione delle risorse umane è sempre la prima difesa efficace.
Concretamente poi, abbiamo modificato ed evoluto nel tempo e sempre secondo la domanda dell’utente, le modalità di erogazione, al fine di raggiungere ottimamente i soggetti da formare e, parallelamente, da interrogare ed affiancare per la stesura del Modello Organizzativo in oggetto, che dimostra di essere la vera “stretta” applicabile per avere il controllo dichiarato (e la conseguente tutela) sulla Sicurezza aziendale.