Obblighi sulla Salute e Sicurezza in ambienti di lavoro per aziende con sedi anche all’estero. 1

Norme, Leggi e Regolamenti nella Comunità Economica Europea

Le prime direttive europee in materia di salute e sicurezza sul lavoro sono state adottate sulla base delle disposizioni generali relative all’armonizzazione del mercato, mancando di un’esplicita competenza legislativa nel Trattato in materia di salute e sicurezza sul lavoro, fino alla metà degli anni ’80.
Fino ad allora, la salute e la sicurezza sul lavoro erano viste come un’appendice dell’armonizzazione del mercato e delle politiche economiche della Comunità Europea.
Le direttive comunitarie concernenti la salute e la sicurezza sul lavoro trovano la propria base giuridica nell’articolo 153 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (ex articolo 137 del TCE), che conferisce all’UE la competenza in materia di adozione delle direttive in questo ambito.
Sulla base della direttiva quadro sono state adottate una serie di direttive particolari incentrate su specifici aspetti in materia di sicurezza e salute sul lavoro. La direttiva quadro, tuttavia, continua ad essere applicata a tutti gli ambiti oggetto delle direttive particolari.

Una serie di direttive dell’UE basate sull’articolo 114 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (ex articolo 95 del TCE) fa riferimento agli aspetti legati alla salute e alla sicurezza.
Su questa base giuridica sono state adottate numerose direttive tecniche secondo il cosiddetto “nuovo approccio”, con il quale gli organismi europei di normalizzazione tra cui Comitato Europeo di Normalizzazione (CEN), Comitato Europeo di Normalizzazione Elettrotecnica (CENELEC) Istituto Europeo per le Norme di Telecomunicazione (ETSI) si raffrontano.

Nel recepire le Direttive Europee nella legislazione nazionale, gli Stati membri sono liberi di adottare norme più severe per la tutela dei lavoratori; pertanto gli obblighi giuridici nell’ambito della salute e della sicurezza sul lavoro possono variare tra i diversi paesi dell’UE. Ad esempio l’Italia ha recepito queste direttive con la Legge 123 del 2007 e con la conseguente emanazione del Dlgs 81/2008 e ss.mm.ii.

Norme, Leggi e Regolamenti nel Mondo e nei Paesi Europei non aderenti alla CEE

La sicurezza e la salute nel luogo di lavoro (SSL) sono una questione di interesse mondiale.
Le soluzioni ideate ed adottate a livello normativo, strategico e di buone prassi al di fuori dell’UE forniscono preziose informazioni e validi punti di riferimento per la creazione di luoghi di lavoro sicuri, salubri e produttivi anche in Europa.
Per avere accesso a questo vasto corpus di conoscenze in materia di SSL, l’EU-OSHA ha concluso accordi di cooperazione sullo scambio di informazioni in Internet con diversi partner internazionali, tra cui Australia, Canada, Corea, US-OSHA, NIOSH (istituto statunitense operativo nel settore salute e sicurezza sui luoghi di lavoro), PAHO (organismo internazionale per la tutela della salute delle popolazioni latinoamericane).
L’EU-OSHA ha inoltre intrecciato forti legami con altri paesi e organizzazioni al di fuori dell’UE, come Singapore e il Consiglio Nazionale USA per la sicurezza.
Vige sempre il concetto che ciascuna Nazione recepisca la SSL con una propria legislazione ed opportune applicazioni interne in materia.

Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul lavoro “BS OHSAS 18001:2007”

La salute e sicurezza dei lavoratori è un argomento di stretta attualità.
L’efficace applicazione di un sistema di gestione conforme alla norma/standard internazionale BS OHSAS 18001:2007 ed il possesso del relativo certificato costituisce, ad oggi, la migliore garanzia che un datore di lavoro possa offire a dimostrazione dell’adozione di tutte le misure possibili per prevenire infortuni e malattie professionali. Questo standard è applicabile ad ogni tipo di organizzazione, in ogni parte del mondo.
L’efficacia di questo sistema di gestione è riconosciuta anche dalla legge italiana con l’attuazione del D.Lgs 81/2008 “Testo unico sulla salute e sicurezza sul luogo di lavoro”, recepimento della Direttiva Europea CE/1907/2006 e relativa Legge Italiana 123/2007; quindi le aziende che operano in conformità alla norma BS OHSAS 18001:2007 sono esonerate dalla responsabilità amministrativa in caso di incidente o infortunio grave.
La certificazione dei sistemi di gestione assicura la capacità di un’organizzazione produttrice di beni o fornitrice di servizi di strutturarsi e gestire le proprie risorse e i propri processi produttivi in modo da soddisfare determinati bisogni di qualità, economica, ambientale, etica, di sicurezza e altro ancora tramite la conformità a requisiti stabiliti dai riferimenti normativi e di legge.
L’adesione alle norme è volontaria, a meno che non siano citate come testi cogenti in atti legislativi specifici.
Esistono, quindi, gli organismi accreditati secondo norme internazionali che, a seguito di verifiche ispettive condotte, secondo precisi regolamenti concordati, presso l’organizzazione richiedente rilasciano la certificazione dei sistemi di gestione.

Capitolo 2: Obblighi sulla Salute e Sicurezza per lavoratori Italiani trasferiti all’estero.

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