Molti commercialisti rischiano di arrivare in ritardo all’adeguamento alle nuove Regole Antiriciclaggio del CNDCEC (il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili).
L’appuntamento, previsto per il 1° Gennaio 2020, è slittato di sei mesi rispetto alla data precedente del 23 Luglio 2019. Nonostante la proroga, però, molti professionisti si trovano a dover ancora adottare le nuove Regole Tecniche Antiriciclaggio nei loro studi. A cosa è dovuto questo ritardo?
Dati sull’allineamento alle Norme Antiriciclaggio nel 2019
Secondo il nostro studio, pubblicato dal Sole 24 Ore (di cui qui sopra puoi vedere un’infografica), i dati sull’allineamento dei professionisti alle nuove Regole Tecniche sono poco confortanti.
Il 39% dei commercialisti non si è ancora adeguato alle nuove direttive del CNDCEC.
Il più diligente 61%, invece, dovrà solo ritoccare alcuni passaggi marginali a causa dell’entrata in vigore del nuovo Decreto Legislativo 125/2019 sul recepimento della V Direttiva sull’antiriciclaggio. Tra questi, il registro dei Titolari Effettivi e le definizioni di Persona Politicamente Esposta.
Queste novità normative si aggiungono agli ulteriori obblighi in un anno particolarmente intenso per la categoria e ai tre mesi di lavoro previsti in media per l’allineamento alle Regole Tecniche.
Cosa Prevedono le Nuove Regole Tecniche per l’Antiriciclaggio?
Le nuove Regole Tecniche prevedono che i commercialisti e gli esperti contabili eseguano un’autovalutazione del rischio (art. 15 e16, D.lgs. 231/2007) e un’analisi della clientela (artt. 17 e 30, D.lgs. 231/2007), ossia la revisione delle valutazioni del rischio di ogni singolo cliente.
Oltre a ciò, le Regole Tecniche prevedono anche l’adeguata conservazione dei documenti, dei dati e delle informazioni (artt. 31, 32 e 34, D.lgs. 231/2007).
Si tratta perciò di organizzare all’interno dello studio di commercialisti un sistema di procedure che porta all’adozione di un workflow organico e sistematico.
Il ritardo nell’implementazione è causato soprattutto alla percezione delle direttive. Queste, infatti, sono viste dalla metà degli intervistati come un sovraccarico di adempimenti e dai loro clienti come un ostacolo burocratico.
Un’altra ragione che ha portato il 25% dei professionisti a temporeggiare sta nel tentativo di implementare in autonomia le procedure antiriciclaggio: in questo modo aumenta il rischio di sanzioni previste per la formazione non adeguata di collaboratori e dipendenti.
A cosa servono le Regole Tecniche per il 2020?
La scadenza di gennaio relativa all’applicazione delle Regole Tecniche chiede ai commercialisti di introdurre in Studio un nuovo approccio basato sulla corretta e tempestiva gestione del rischio.
In questo senso, la conoscenza e l’applicazione delle procedure concorre all’introduzione di un sistema di gestione antiriciclaggio organizzato, oggettivo e procedurale.
Solo così lo studio professionale può davvero calcolare il rischio che si assume nella gestione di un certo cliente. Questo approccio, si sostanzia infine nella necessità di formarsi adeguatamente e mantenersi aggiornati
L’imminente scadenza del 1° Gennaio 2020 per l’applicazione delle nuove Regole Tecniche infatti, spinge i commercialisti ad una migliore gestione del rischio di studio e consolida la necessità di adottare un sistema di gestione antiriciclaggio organizzato, oggettivo e procedurale.
In conclusione, l’applicazione delle Regole Tecniche chiede ai commercialisti di introdurre in Studio un nuovo approccio basato sulla corretta e tempestiva gestione del rischio. Uno stimolo importante per il raggiungimento dell’effettiva efficienza organizzativa.
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