Su “Sistema Società” del Sole24Ore: Indagine Antiriciclaggio

Uno studio condotto da Alavie e pubblicato sul Sole 24 Ore, nella sezione Sistema e Società, illustra i dati relativi al livello di adempimento all’interno di studi professionali, ed in particolare di commercialisti, in materia di Antiriciclaggio.
Di seguito, un estratto:

I dati sono stati raccolti nell’ultimo trimestre 2014 e confermano le lacune già osservate in precedenti indagini sul tema. Il questionario in oggetto prevedeva circa 100 domande, con l’obiettivo di verificare l’allineamento degli studi alla normativa antiriciclaggio, su 10 macro-aree:

  • Obblighi di adeguata verifica della clientela e fascicolo del cliente
  • Obblighi di ordinaria verifica – Valutazione del rischio
  • Obblighi di ordinaria verifica – Controllo costante della clientela
  • Prestazioni oggetto di adeguata verifica – Operazioni aventi ad oggetto mezzi di pagamento, beni o utilità di valore pari o superiore a 15.000 euro
  • Prestazioni oggetto di adeguata verifica – Operazioni di valore indeterminato o indeterminabile
  • Obbligo di registrazione – Archivio Unico Informatico (AUI) o Registro cartaceo della clientela
  • Privacy
  • Deleghe
  • Obbligo di formazione
  • Segnalazione di operazioni sospette

Tra le varie inadempienze relative agli Obblighi di adeguata verifica riscontrate, l’articolo segnala che tutti i professionisti partecipanti al sondaggio dichiarano di aver istituito, come disposto dalla normativa, l’Archivio Unico Informatico (AUI) o il Registro cartaceo della clientela. Soltanto il 30% dei commercialisti però lo gestisce in maniera corretta, inserendo le informazioni necessarie richieste dalla normativa.
Un altro dato piuttosto significativo: in chiusura del 2014 pressoché la totalità degli studi –  il 99% – non aveva ancora provveduto a predisporre le deleghe nei confronti dei collaboratori per quanto concerne le attività antiriciclaggio.

Inoltre, solo il 48% dei professionisti ha introdotto in studio un programma di formazione specifico in materia di antiriciclaggio senza tuttavia prevedere aggiornamenti periodici. In effetti la normativa antiriciclaggio, altro non è, che una serie di nuove procedure e attenzioni da attivare nel proprio studio, coinvolgendo tutti i partecipanti, compreso i dipendenti e collaboratori. Significativamente, nessuno dei commercialisti interpellati dichiara di poter esibire degli attestati relativi ai programmi di formazione.

La grande maggioranza dei professionisti che hanno partecipato all’indagine erano pressoché convinti di essere adempienti (o quantomeno di essere molto prossimi alla correttezza). Questa situazione espone gli Studi a grandi rischi in termini di sanzioni possibili.

Siamo impegnati quotidianamente nel comprendere le esigenze dei Professionisti, confrontandoci costantemente con i nostri clienti attuali e potenziali”, afferma Vito Ziccardi, amministratore delegato di Alavie. “L’odierna situazione economica impone una responsabilità a tutti i livelli”, prosegue Ziccardi.

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